Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

pre - come dice Francesco - che la « morte secunda» non potrà più far male. Come l'ha scoperto? Torniamo alla Legenda. Leggiamo: « voglio... fare una nuova lode... Sedendosi, cominciò a riflettere e · poi disse: "Altissimo, onnipotente" (... )». Disse, che strana espressione. Ci troviamo forse di fronte ad una occultazione? Le cronache attestano che Francesco . nei momenti di grande effusione cantava e si esprimeva in francese. Se­ condo Tommaso da Celano, avrebbe sempre esterioriz­ zato il suo trasporto servendosi di questa lingua 1 4. Come poteva conoscerla? Secondo • P. Rajna 1 5, avrebbe comin­ ciato ad impararJa, a parlarla . negli incontri casuali che gli capitavano per le strade e nelle piazze. I pellegrini francesi andavano a Roma. Partendo accoglievano fra loro dei cantatores pensando di rompere così la mono­ tonia del viaggio. Quando il pellegrinaggio si avvicinava alla fine, questi si disperdevano nelle regioni più vicine. Arrivarono anche ad Assisi. Francesco, ancora adole­ scente, poté saziarsi così di storie favolose; i cavalieri di Carlo Magno, i paladini di Re Artù. E una volta accet­ tata la sua vocazione, risponderà ai discepoli, a chi gli domanda una spiegazione, servendosi dei paragoni rica­ vati da questi racconti. « Questi sono i miei fratelli. I . cavalieri della Tavola Rotonda. Si nascondono nei luoghi deserti per poter pregare liberamente (... )» 16• Spogliata del meraviglioso, la legenda è ridotta a ciò che bisogna credere, ciò che bisogna dire. Questa ridu­ zione si verifica per il fatto che il francese per France­ sco gioca su due registri, articolando contemporaneamente « ciò che diverte» e ciò che bisogna fare 17• Ascoltiamo ancora una volta Tommaso da Celano: « Talvolta, come vidi con i miei occhi, [,Frnncesoo] rac­ coglieva · da te11ra un pezzo di legno e, ponendolo sul braccio 137

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