Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

golò di nuovo e questa volta si dispose di fianco. La ra­ gazza disse allora più forte: « Rispondimi pesce ama­ ranto, te ne prego». E il pesce amaranto questa volta rispose: << La ri­ sposta non te la do perché quasi non ce la fo». E scom­ parve. Jenny, sbalordita da quel che aveva sentito, volse la prua della barca e se ne ritornò a riva. Scese e volò a casa dell'amica. « Ascolta, Julia, quel che mi ha detto un pesce» esclamò non appena la vide. Solo che l'amica, bell'e guarita, se ne stava alla fi­ nestra e scrutava il cielo. · Non sentì quanto diceva. Jenny ' le si a�costò allora in punta di piedi e, insieme, le due amiche scrutarono il cielo. Julia di�se: « Centoventotto rondini». E Jenny pron, ' ta: « Ma nessuna che sorrida». E le due amiche rifecero il gioco · dei pesci questa volta con le rondini. Fino a che una rondine, che volava a un pelo dal sùolo, rispose a Jenny che le chiedeva se le rondini in cielo fossero tristi come i pesci sott;acqua: « La risposta non te la do perché proprio non ce la fo». E subito, come capita solo d'estate, prese a piovere a dirotto. 4). La parola del nonno « Il sangue di una balena polare è piìÌ caldo del san­ gue di un negro del Borneo in estate» disse mio nonno con l'aria che gli era solita. Indi soffiò sopra i miei ca­ pelli come sa soffiare soltanto lui. Portava, mio nonno, un turbante intrecciato, bianco da accecare i suoi stessi 127

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=