Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

tutta ansiosa del suo progetto: « Contarli tutti i pescio­ lini ma proprio tutti. Non uno deve mance.tre all'ap- , pello». -Era una bella giornata d'estate, il sole faceva l'acqua lucente ome uno specchio e Julia non ci pensò su un solo minuto e diede inizio alla · conta: « Uno, due, tre, tu no perché ti - ho già contato, quattro, cinque, sei ecce­ tera eccetera». Fu notte quando Julia, ormai stremata ma al colmo della felicità, poté chiudere il difficilissimo calcolo sull'ultimo suo pesce: « Siete quattro miliardi esatti» disse e si abbandonò piena di gioia sul fondo della barca. Quando fu . a casa di Jenny, ai piedi del suo letto disse: « Io so quanti sono i pesci in tutto. Tu che dici quanti sono?» « Ma chissà» rispose pronta Jenny « se i pesci sono felici quanto le rondini del cielo». E venne il giorno che Jenny guarì. Si fece una bella festa ma la baldoria non era ancora finita che già le due amiche erano sul bordo del lago, pronte alla loro solita gita. Già avevano messo in acqua la barca quan­ do Jenny guardò fisso negli occhi · Julia: « Ma tu stai male» le disse. E le toccò la fronte madida di sudore. Difatti l'amica aveva la febbre. Jenny le prese una mano e l'accompagnò a casa, la ficcò nel letto, le diede un bacio sulla guancia e se ne ritornò sulla riva del lago. Con fatica spinse la barca sull'acqua e mosse lentamen­ te, subito puntando gli · occhi sul fondale. Vide il primo pesce, poi due, poi tre, poi dieci, poi cento altri pesci. Pesci rossi, pesci viola e perfino pesci verde oliva. La ragazza li osservava con un'aria triste. Ma solo quando vide un pesciolino · color · amaranto si decise e gli chiese: « Dimmi pesce amaranto: sei tu fe­ lice come una rondine?» Il pesciolino svirgolò nell'acqua e le volse le spalle. Jenny allora ripeté: « Dimmi, caro _ pesce amaranto: sei tu felice com'è felice una rondine?» Il pesciolino svir- 126

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