Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

lontana; «in sul finire» già esclude almeno tre comuni sostitutivi (all'inizio, durante e nel mezzo); «d'una sera»: il tempo serale non supera, lo dice il frammento che precede, all'incirca un'ora; «d'autunno»: settembre, ottobre, novembre o di­ cembre? Non sono passate le sette della sera, quando com· pare l'uomo della folla. Infatti: «Il vecchio seguitò a fatica la sua · strada, lungo il corso, per tutta una mezz'ora»; «La via era stretta e molto lunga ed egli impiegò, a percorrerla tutta, press'a poco un'ora»; «In quell'esercizio, dunque, egli impiegò un'altra O· retta »; «Per tutt'intera l'ora e mezza che egli vi si tratten­ ne»; «Un rimbombante orologio batté in quel punto gli undici tocchi». Sottraendo: undici meno una e mezza meno una meno una menò mezza uguale a sette. Le quattro ore dentro cui · si legano i movimenti del­ l'uomo sono tagliate a spicchi di misura crescente (mez­ z'ora, un'ora, un'ora, un'ora e mezza): il tempo della finzione aumenta mentre la narrazione finisce per rare­ farsi in atti ripetitivi e . uguali: «Com'ebbe compiuto un intero periplo della piazza, io fui non poco sorpreso nell'accorgermi ch'egli tornava indfotro sui suoi passi e la sorpresa crebbe allorché lo vidi ricominciare una seconda volta e quindi una terza, e una quarta e via di seguito» sul fondocampo: «In pochi minuti egli arrivò cosi m un vasto e tu­ multuante mercato che pareva essergli più che familia­ re, e ancora una volta riprese il suo andirivieni senza 119

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