Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981
E bruscamente voltò il capo, scosso, questa volta, da un tremito di sdegno incontenibile. - ,Però, mi dica..., disse il signore sorridendomi ami chevolmente (non si offenda, è una brava donna). Le confesso che mi sfugge il senso di tutto ciò... Non rie sco a capire bene cosa lei ha voluto trarre da... - Questa esperienza?, conclusi. Doveva semb,rargli intollerabile qualificare in quel modo ciò che io - e lui lo ignorava - avevo fatto o desideravo fare. Un'ombra di contrarietà gli velò lo sguardo. Si tolse lentamente gli occhiali e con cura li infilò nell'astuccio, che mise poi nel taschino della giubba. - Diciamo piuttosto modo di comportarsi, caro a- mico... Cosa ha voluto cercare, agendo in quel modo? - Ebbene nulla, dissi. Il modo stesso; e basta. Sorrise, ma in maniera più aperta, adesso. - Capisco... Bè, dobbiamo davvero andarcene, mi spiace. Venga signora... Fu lì, come ho scritto in prima pagina, che iniziarono a sorridere. Dalla finestrella del bagno li osservai allontanarsi. Attraversare il giardino, sbucare in strada. Andarsene . sorridenti. Eppoi nell'auto. La luce accesa. Ridere àper tamente, sparire... Quando infine ho terminato di lavarmi, la vasca è diventata una sorta di zuppa alveare e primeva. Insetti galleggianti, annegati, altri anfibi, felici di trovare lo stagno d'acque tiepide. Lumache sui bordi, formiche, mosche, api, farfalle, òvunque giravano c · ome impazzite, perché tradite dalla sorte. E le solite erbe, muschi e muffe, creare un denso tappeto sul fondo della vasca e alla superficie. E' · s�riamente otturata, ora. L'idraulico · dovrebbe essere già · qui. Lo aspettiamo con ansia ere- 116
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