Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

12 Una formazione piccola, di due, tre lettere,. si presume a ragione possa formarsi più facilmente per via puramente mecca­ nica che non una formazione più lunga. Dagli spogli che ho fatto, le formazioni brevi sono molto più numerose, ma non · mancano, come si vedrà, vocaboli lunghi e perfirio intiere frasi. Un feno­ meno collaterale, che ora trascuro, è quello delle formazioni im­ perfette, ma tali da suggerire il vocabolo intiero. Noterò anc;ora che i vocaboli in lingue straniere non note agli autori che ho spogliato sono pressoché inesistenti; invece compaiono alcune formazioni italiane che risultano documentate in epoca poste­ riore a quella in cui visse l'autore in merito: come per es. Cile, cosche, mafia, macete in Ariosto, miope in Dante. II loro numero è tuttavia assai ridotto. 13 Una rassegna dei contributi più recenti intorno al pro­ blema dell'avantesto in B. BASILE, Verso una dinamica letteraria: testo e avantesto, « Lingua e stile», 14 (1979), nn. 2-3, 395-410. 14 II sonetto mariniano in Lira, P. III (1614), in.e. Vecchio im­ portuno; il madrigale in STIGLIANI, Rime {1605), rinc. O Aure api d'Amore: l'acrostico intiero suona aver ,eco, che mi pare dia un senso meno perspicuo. Mi ha segnalato questi acrostici barocchi la mia allieva Margherita Noseda. 30

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