Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
scrittore come c:r , itico come studioso, da anni. Conosco a memoria qualche sua poesia. Questo non ci impedisce - come si conviene ' a persone dabbene - di dissentire. Non ricordo su cosa. Ricol'do l'argomentazione. La mia argomentazione. Devo essere arnivato da Roma irritato per la lettura di « Paese Sera». Dove Franco Col'delli ha scritto che l'esperienza più alta è l'esperienza della lettemtura. E il suo amico Dario Bellezza ha ripetuto che bisogna pa gare per la funzione civile che assolvono, i poeti. Come sarebbe a dire che l'esperienza più alta è l'e sperienza letteraria? Allora anche l'esperienza della let tura dei romanzi di Franco Cordelli? Ma dove siamo? E quanto al pubblico sostegno finanziario, io intendo darlo ai giocator , i di poker, ai bighelloni del parco, ai ladri di automobil , i, ai frequentatori delle partite di boc ce, prima che ai poeti. Perché ai poeti? Per quel che mi rigual'da, la massima esperienza del la mia vita intellettuale (ne ho avuta una anch'io, come tutti), il momento di eccitazione più salutare, il momen to di soddisfazione più vero è collegato ai due episodi già ra�contati. Non la scrittura (o la lettura) di un ro·e!S80d eun !P (e.m:rJ.8J e1 o) emnµ:,s BJ UON ·ozuern Ma la stesura di un ricorso amministrativo prima e di un appunto di ufficio poi. « Di quale perversione burocratica dovevi soffrire per godere di queste cose», fu il commento di Sanguineti. « Che perversione poetica a non capirlo». E' stata, o sarebbe dovuta essere la mia risposta. Dove il termine poetico veniva usato in senso evi dentemente ingiurioso. In questo senso intendo conti nuare ad usarlo, precisarndo. Specifico. Definisco « poe ta», in questa sede, per comodo, un personaggio molto noto e troppo poco raro. Quell'individuo che si presenta come motivato dal disgusto del mondo, e che è perciò capace di tutto. Di tirar fuori dal,la tasca un sonetto un 199
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