Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

sere neppure interessante, perché l'interessante contiene sempre una riflessione su se ,stessi... il problema resta sempre di sapere se la sua femminilità sia abbastanza forte da lasciarsi rjflettere, o solo · voglia essere goduta come bellezza e grazia..: » 9 • L'io si pone alla massima di­ stanza possibile dall'oggetto d'amore · per poterne parlare, e proietta questo dato esterno e preliminare al racconto sull'oggetto stesso: la lontananza gli appare un dato ad esso costituzionale. L'operazione di attribuzione ,di senso assume perciò l'aspetto di una deduzione dall'oggetto di un �enso che esso già racchiuderebbe; e la caratteriz­ zazione della fanciulla come assenza, insignificanza, viene fatta apparire una premessa, e non, come è, un effetto della -scrittura. Insieme alla fanciulla, l'amore stess_o va reso insignificante per dar spazio alla parola del narra­ tore: « e l'orrore di simili amori... sta nel fatto che rimu­ giniamo senza posa, chiusi nella nostra gabbia, dei di­ scorsi insignificanti» 10 • Questo rimuginio « insignifican­ te» è però tutta l'opera di 1Pcroust. La più radicale posizione dell'assenza è quella che si dà nell'inganno, come distanza voluta e calcolata che l'altro mette · in atto ai danni dell'io. L'inganno d'amore: quale situazione più convenzionale? La donna-inganna­ trice - quale immagine più consueta, al punto da riuscir confortante? Nell'assenza della prigioniera si cela un'ine­ sauribile potenzialità d'inganno, e di discorso per il nar­ ratore: quella prigionia letteralmente gli succhia le pa­ role, lo seduce. Albertine ,si ,trova così prigioniera _ ,di un processo di scrittura che proprio dalla sua assenza na­ sce; la forza di quella corrente di parole la spoglia di qualsiasi legittimazione realistica, eppure il romanzo ri­ mane, a tutti gli effetti, d'amore: « l'amore -non espri­ mendosi direttamente» (p. 328). Di nuovo è la scrittura a proiettare sull'oggetto la propria ombra. . Se la prigio­ niera inganna ed è per questo seduttrice, il seduttore del diario si pone esplicitamente all'origine dell'inganno: che 141