Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
«uno stretto passaggio» in un punto elevato e luminoso, dove si può ,spaziare e dove sorge la domanda: dove stiamo andando? qual è 1a mèta? Anche su questo punto ritorneremo. Per oggi mi serve indicarvi la differenza tra 1a botanica e il paesaggio. La botanica del sogno, abbiamo detto, non appartiene al- 1'ordine della rappresentazione e non è interpretabile. Il paesaggio sì. Come appare in analisi, quanto più è privo di «nascondigli» tanto . più occulta qualcosa, anzi meglio qualcuno con cui non si è preparati a fare i conti. Così le «condizioni ideali» descritte nella lettera, il benessere fisico, celano un'incrinatura. Freud esce di buon'ora il mattino e la ,sera, il resto del tempo lo - passa lavorando. Poco da stare allegri per chi si prende cura del suo benessere. «Un lato della casa è deliziosamente fresco ma l'altro a!'de per il caldo». Come sottrarsi al sospetto che tante delizie celino in realtà le incompati bilità del matrimonio, che il . lato fresco ospiti in penom bra la figura di Martha che, come scherza altrove · F!'eud, aveva tanta simpatia per i norvegesi e i nordici in ge nerale? Il «paesaggio» in cui non appare persona viva na- . sconde dunque ciò che la monografia botanica rivela. Ricordiamo le associazioni di Freud per il sogno della monografia botanica: botanico .,...- professor Gartner (Giardiniere), la sua «fiorente» consorte e quindi i fiori preferiti di Ma1rtha, la moglie di Freud. Ai quali si lega, nota Freud, . per quanto lo riguarda, il «mio fiore _ pre ferito, così chiamo per scherzo il carciofo... le mie atti vità preferite», cioè tutto quanto si sposa, non a Mar tha, ma all'unilàteralità degli interessi di Freud, sul ver- sante «monografia». Di fronte all'opera realmente compiuta, inversamente · che per il sogno della monografia botanka a proposito del quale è detto che l'amico aveva scritto di vedere il libro di Freud «già finito davanti a ,sé», avviene ciò che 120
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