Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981

piegata. Ad ogni esemplare è allegato un campione secco della pianta, come se fosse preso da un erbario». Per intendere qualche cosa di questo sogno bisogna partire da un dato sconcertante ma inoppugnabile. Que­ sto dato è il declino dell'interpretazione dei sogni dopo Freud. Sappiamo di quante cautele e limitazioni lo stesso Freud fosse venuto progressivamente circondando la tec­ nica dell'intèrpretazione in anahsi. Ma a poco a poco spie­ gare un sogno è . diventata una specie di gaffe. E' come se la decifrazione ,del geroglifico inconscio avesse perduto ogni potere di illuminazione. Per sorprendente che possa essere il risultato del lavoro interpretativo si scontra co.n una risposta sim1le a quella che Dora oppose all'entusia­ smo di Freud: ah!, tutto qui? Che ci sarà mai di straor­ dina·rio? « Più niente da dire sul sogno», sembra essere ormai, come àvvertiva Freud nel 1932, l'intimo convincimento de­ gli psicoanalisti. Resta da spiegare però come mai i pa­ zienti conNnuino a riferire meticolosamente i loro sogni, come mai semb�ino trattarli come materiali preziosi an­ che se poi ,destinati a rimanere inoperosi. Un sogno come quello della monografia botanica ci offre la chiave di que­ sto mistero. Non si tratta infatti di una di quelle storie. complicate e contorte, .in cui finiscono sempre col venire fuori delle pistole, che occupano tanto tempo quanto ce ne vuole per . prendersi gioco di un'interpretazione che · tutt'al più potrà essere elargita al paziente che viene do­ po. Il sogno della monografia botanica è una formazione geometrica, tutto dsolto in intensità, circondato di si­ lenzio: la funzione del tempo non vi si esercita che nella dimensione della pura simultaneità. Benché Freud ne parli a proposito delle occasioni indifferenti che possono offrire •spunto a ·un sogrio, esso è tutt'altro che indifferen­ te tanto è vero che, come abbiamo visto, vi si riallaccia la stessa vocazione intellettuale di Freud. Ma la novità . im­ portante è che questo sogno, ,sul quale Freud indugia con 117

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