Il piccolo Hans - anno VIII - n. 29 - gennaio-marzo 1981
la lettura çli Viola va naturalmente oltre le citazioni qui assunte, e rinvieneTordine del Genesi «nel modo di formare, nell'analogia degli accadimenti», indagando con accortissima esegesi �u que sta « scrittura del principio». 13 C. Galimberti, nel commento citato, (cfr. la nota 80 nelle pp. 20-21, e le note 113 e 116 nelle pp. 30-31), rintraccia, in que sti passaggi delle Operette, ,ascendenze gnostiche: le leopardiane «larve», inviate da Giove sulla terra, «ricordano, non ,solo nei nomi, le qualità di Eoni gnostici». Così anche la distinzione o lo sdoppiamento della Sapienza dalla Verità avrebbe una radice nel pensiero gnostico {cfr. nel testo leopardiano, a proposito del la Sapienza: «Questa più e più volte, anzi quotidianamente, ave va promesso e giurato ai seguaci suoi di voler loro mostrar la Verità, la quale diceva ella essere un genio grandissimo, e sua propria signora, né mai venuta in- sulla terra, ma sedere cogli Dei nel cielo»). Le fonti leopardiane potrebbero essere, secondo Galimberti, gli Excerpta Theodoti che di norma sono inseriti negli scritti di -Clemente Alessandrino tra gli Stromata e le Eclo gae propheticae (dunque anche nell'edizione settecentesca posse duta dalla Biblioteca Leopardi). 1 4 Questi 'modi ', che si estendono anche ad altre operette, sono stati stttdiati,in un saggio ormai classico, e dentro una sche datura linguistico-stilistica, da E. Bigi (Tono e tecnica delle 'Ope rette morali ', in Dal Petrarca al Leopardi. Studi di stilistica storica, Ricciardi, Milano-Napoli 1954. Cfr. anche N.BONIFAZI, Il 'riso' leopardiano e la scrittura delle 'Operette Morali', in Let teratura e critica, (Studi in onore di N/Sapegno), vol. II, Bul- zoni, Roma 1975. 15 Sul macchinismo, per l'arco che va dal sec. XV al sec. XVII, cfr. P. RossI, I filosofi e le macchine, Feltrinelli, Milano 1976 2 • Ma soprattutto A. KOIRÈ, Dal mondo del pressappoco al tuniverso della precisione, trad. ital. di P. Zambelli, Einaudi, Torino 1967. 16 Il Bothe, il fil9logd amico del De Sinner, aveva creduto che l'Ottonieri fosse un personaggio reale cfr. Lettera di L. De Sinner da Parigi, 1 giugno 1832 in G. LEOPARDI, Epistolario, vol. VI a c. di G. Moroncini e M. Barbi, Le Monnier, ,Firenze 193441 (la datazione riguarda l'arco dell'intera pubblicazione cominciata per i primi tre voll. da F. Moroncini). Nell'Ottonieri tuttavia si sente, come notano i commenti, la Via di Demonatte di Luciano, · ma anche la foscoliana Notizia intorno a Didimo Chierico. 11 Cfr. S. FREUD, Il motto di spirito, in Opere, voi. V, · Borin ghieri, Milano 1972. 1s Sulla critica alla freudiana 'economia del riso ', alla per manenza di valore nel Witz, cfr. il cap. appunto sul Witz in J. ·BAu DRILLARD; L'échange symbolique et la mort, Gallimard, Paris 1976 (trad. ital. Feltrinelli, Milano 1979). 108
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