Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
zione analitica. Questo carattere, a doppia faccia, presenta una parentela con il sintomo stesso, ma mentre l'agire verosimilmente tende in proporzione maggiore all'abrea zione, nel sintomo predomina la difesa. All'inizio della nostra esposizione abbiamo conside rato la successionte atto affettivo - verbalizzazione come i due estremi d'una serie nella quale l'agire è suscettibile di trovare collocazione. Ora l'inseriamo fra i due estremi della serie atto affettivo-sintomo, mettendo l'accento, invece che sulla sublimazione, sulla difesa. L'atto affetti vo è, in modo univoco, realizzazione senza inibizione; ciò che caratterizza l'acting out è lo spostamento d'un contenuto inconscio in un atto che deforma appena la sua abreazione. Nel sintomo, invece, il desiderio soddi sfatto non può affiorare dall'inconscio che con le defor mazioni della difesa. Benché fra i malati che presentano sintomi di agire non si trovi una costellazione della personalità che si possa definire omogenea, tuttavia la problematica del loro trattamento sembra dipendere da quello dei casi de finiti limite. Livia Nemes (trad. dal francese di Paolo Bollini) BIBLIOGRAFIA Freud S. (1909), Der familienroman der Neurotiker, G.W. 7; (tr. it. Il romanzo familiare dei nevrotici, in Opere, Torino, Boringhieri, vol. 5). Freud S. (1910), Bine Kindheitserinnerung des Leonardo da Vinci, G.W. 8; (tr. it. Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci, Opere, vol. 6). Freud S. (1914), Erinnern, Wiederholen und Durcharbeiten, 93
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