Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

nelle maglie inestricabili d'una rete fatta di sensualità brutale, di amore romanzesco, di desideri colpevoli, di atti sconsiderati, d'inibizioni e di rinunce. Nella sua im­ maginazione le idee creatrici si susseguono le une alle altre, ma, dato che anche la creazione artistica stessa è un'azione, lei si trova sempre in qualche modo impedita, perduta nel labirintò della realtà. La malata non è adatta al lavoro; fino all'età di 32 anni non ha mai potuto rima­ nere più di qualche mese nello stesso posto. Ciò che la psi­ coterapia potrebbe fare per lei in questo momento sarebbe di aiutarla a ristabilire un'attitudine al lavor o ; nei casi in cui si sente protetta e sicura è capace di fornire ùn · eccellente lavoro. Conoscendo questi fatti ritorniamo alla situazione psi­ coterapica concreta; voler uccidere - fare un regalo co­ stituiscono l'anello d'una catena d'agire. Come abbiamo potuto constatare si tratta d'una malata per cui gli atti e il parlare, le azioni e i pensieri, sono mescolati. Ogni parola ed ogni idea può essere talmente gravida d'emo­ zione da diventarne l'effettuazione; incapace, pur parlan­ do, di limitarsi al solo piano della memoria, si immagina di star agendo, e si comporta di conseguenza. Così, per esempio, entra da me, si ferma sulla porta e si mette a parlare. Ancora rivolta verso la porta sta raccontando il suo terzo o quarto sogno, senza osare lasciare il suo po­ sto. La porta è diventata un simbolo del pericolo, la porta delle forze contrarire, e capaci di respingere o d'attrarre. Attende che io le dia un ordine, che le permet­ terebbe di obbedire o rifiutare, ma poiché non dico nien­ te, rimane così. Fare un passo sarebbe già un'azione di cui assumersi la responsabilità; assumerne la responsa­ bilità, sola ed angosciata, o almeno guardare in faccia la sua posizione in quel groviglio contradittorio ed incoe­ rente. La porta, d'altronde, oltre che un significato sim­ bolico, ha anche uno sfondo storico: un giorno sua ma­ dre, per un peccatuccio, l'attaccò alla porta d'ingresso per- 89.

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