Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

IV « L'istinto di aggrapparsi è sicuramente un istinto, come quello sessuale o come il nutrirsi, ma si carica di libido nel corso dell'evoluzione. Anche in questo caso ab­ biamo a che fare con un appoggio della libido sulla fun­ zione vitale dell'aggrappamento, appoggio che dà origi­ ne alla nostra coppia di opposti; quali istinti parziali della libido. La relazione madre-figlio conferisce a que­ sto appoggio una intimità particolare (p. 193). Neffanalisi dei bambini piccoli, soprattutto quando la terapia comincia verso i tr� anni, o prima, si può osser­ vare la « sessualizzazione» dell'istinto di aggrappamento. Eccone due esempi. A. comincia l'analisi ali'età di tre anni e sette mesi. Il sintomo principale è la ritenzione delle feci, per più giorni, accompagnata da angosce e da pianti sempre più intensi. Quando l'ho conosciuto, aveva paura del nero, paura anche degli insetti, di oggetti spezzati in due, di forbici, di coltelli. (In ungherese le parole metà e paura sono omonimi : f él; per questo doppio senso il bambino si era confuso ancòra di più). I suoi fantaslI_li edipici era­ no mis�hiati con motivi d'angoscia di castrazione inten­ sa; i suoi giochi e i suoi fantasmi avevano un carattere estremamente aggressivo. Il vaso da notte gli faceva or­ rore. La formazione dei sintomi assumeva un carattere nettamente fobico. Antecedenti : la professione esercitata dalla madre la obbliga a - viaggiare molto. Si assenta per la prima volta, per alcuni giorni, quando il figlio ha quattro mesi. In seguito parte spesso, talvolta è lontana per settimane. A diciotto mesi A. accusa una crisi di colica e deve esse�e ricoverato - in ospedale; si diagnostica una invaginazione, ma nel corso del'esame chirurgico il male guarisce senza richiedere un intervento. Egli non resta in ospedale più di 48 ore, ma nel frattempo sua madre parte per un viag- 55

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