Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
alleato nella tendenza opposta, contribuendo così a pro durre una reticenza. A questo proposito Hermann cita Montaigne che, parlando di Socrate, dite che egli amava appassionatamente la virtù, ma non lottò per acquisirla, spiegando che ciò che si può ottenere naturalmente e sen za sforzo non può essere ottenuto con la forza o con la costrizione. Questo principio si ritrova anche negli scimpanzè, e deve essere- ricollegato forse alla struttura a dominanza. In un differente contesto, per illustrare il negativismo messo al servizio della difesa istintuale, Hermann cita Kohler, che caratterizza così il suo celebre Sultano: « quando si cerca di costringere uno scimpanzè a un atto verso il quale egli non è ben disposto, la pressione eser- _ citata dall'uomo ha normalmente l'effetto di eccitare, contro il suo desiderio, la più grande resistenza... Nessun animale era così testardo come _ Sultano e, quando io vo levo forzarlo a compiere un'azione, la sua attitudine era precisamente quella di un bambino ostinato. Un giorno che si mostrava pigro in una prova di scelta tra due og getti, avendo io ricorso alla costrizione, divenne impos sibile ottenere da lui un solo movimento, anche solo fargli prendere in mano il bastone da usare per la scel ta » (Kohler, 1931, p. 283). Studiare, sotto questo aspetto, tutto ciò che accade nel bambino, per esempio, durante l'apprendistato del l'igiene, svelare il conflitto delle pulsioni con le repres sioni dell'ambiente - anche se, allo stato attua\e delle conoscenze, non siamo in grado di misurare l'intensità delle forze in gioco -, precisare le difese che agiscono contro queste pulsioni, come la natura del compromesso a cui « il compenso affettivo » può spingere il bambino, in tutto ciò consiste, a nostro parere, il mondo della psi coanalisi. 54
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