Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
sperienza interiore che si presta all'indagin� analitica» (Widlocher, 1974, p. 96). Nella teoria dell'aggrappamento, da cui derivano nu merosi fenomeni psichici (che qui non sono trattati), l'oggetto dell'indagine è proprio questa esperjenza inte riore. Più sopra abbiamo menzionato come Hermann consi deri il carattere vorticoso - peculiarità del processo i stintuale - un criterio essenziale dell'istinto. Questo pen siero torna nei suoi lavori, sotto diversi aspetti, fino ai nostri giorni. « Una rappresentazione geometrica del vor tice vitale potrebbe comportare due direzioni: una cen tripeta, l'altra tangenziale. Nei processi istintuali le due direzioni agiscono contemporaneamente: la prima tende a velocità accelerata verso il nucleo del gorgo, trascinan do tutte le forze dell'Io, mentre, lungo la seconda dire zione, l'Io si sforza di staccarsi dal vortice istintuale (cfr. pp. 51-52). « Le mescolanze dei due vettori teorici po trebbero essere espresse . geometricamente in curvature di grado variabile» (p. 208). La concezione dell'istinto in Hermann, sebbene non sia basata sul modello dei vasi comunicanti, è dunque una concezione energetica 8 • :Hermann considera la lotta di forze e di forze oppo ste come un principio regolatore di grande importanza nella vita mentale (Hermann-F6nagy 1958, Hermann 1959) - secondo la sua formula: « l'argine aumenta la forza dell'arginato». Questa lotta di forze antagoniste, benché _caratterizzi anche i processi pulsionali, non è la loro pe culiarità esclusiva. Hermann si richiama a Freud che di ce che resistenze richieste in amore dalle convenienze ac crescono' il piacere degli innamorati ; s-i richiama al fatto che è tanto più penoso custodire un segreto, quanto più ci sentiamo tenuti, o costretti a farlo ; e viceversa nella situazione analitica dove la resistenza alla regola fonda mentale di dire tutto ciò che viene in mente trova il suo 53
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