Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

III Antecedenti filogenetici. Secondo Hermann, l'antece­ dente filogenetico del bisogno di aggrappamento del pic­ colo dell'uomo è l'aggrappamento del piccolo della scim­ mia; Bowlby, al contrario, si richiama ad antecedenti più lontani per comprendere il legame madre�bambino 6 • Nel capitolo 11 della sua opera (pp. 223�226), Bowl­ by evoca il toccante spettacolo- dei giovani animali nelle praterie, che seguono, ora correndo ora incespican­ do, la loro madre; il puledro la giumenta, gli agnelli la pecora, la nidiata degli anatroccoli l'anatra. Poi analizza a lungo il comportamento del « seguire » da parte degli animali. Spiega che, indipendentemente dal fatto che là prole venga al mondo in stato di completa maturità, come il vitello o il capretto, o in uno stato di maturità imperfetta, come il piccolo della scimmia o dell'uomo, la vicinanza dei bambini e degli adulti della stessa specie è indispensabile alla sopravvivenza. In ciò consiste la funzione biologica del fenomeno. Bowlby pensa che il comportamento degli uccelli, la cui struttura cerebrale differisce totalmente - da quella umana, può avere solamente un valore d'analogia nello spiegare il comportamento di attaccamento. In compen­ so « le argomentazioni derivanti da quanto si conosce circa . il comportamento dei giovani mammiferi hanno per noi un valore assai maggiore [ sottolineato da me]. Sono questi argomenti « di rango più elevato » che il libro di Bowlby elenca e sviluppa. Adduce materiali eto­ logici affascinanti e di grande ricchezza per illustrare la sua tesi, secondo la quale conviene classificare il lega­ me del piccolo dell'uomo con la madre e il legame corri­ spondente nei mammiferi nella stessa categoria di com­ portamento, poiché la conseguenza - la vicinanza della madre - è identica in entrambi i casi; secondo « una tradizione etologica stabilita, quando diversi tipi di com- 46

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