Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

pregiudicato ed ella riuscì a fare delle mostre. Anche nelle lettere dipingeva case, figure umane, suo marito, più tardi figure che rappresentavano le sue idee. Pare che fosse innamorata non solo del balletto ma anche della sua insegnante, Egorova, che tuttavia respinse lè sue proffer­ te amorose. Aveva l'abitudine di mordersi la pelle delle labbra, sintomo questo di erotismo orale. Tentò di ucci­ dersi varie volte (la nonna ' si era suicidata). Gertrude Stein scrive che Picasso, dopo che la moglie l'aveva ab­ bandonato (inizò a comporre poesie invece che a di­ pingere (Stein, 1973). Zelda dopo la delusio _ ne amoro­ sa ricominciò a dipingere, a: scrivere e a ballare. Purtrop­ po non trovò una Milner che potesse aiutarla : morì bru- ciata nell'incendio di un manicomio. Ricapitolazione. In questo lavoro l'autore espone in nove punti la nuova teoria della perversione da lui svi­ luppata. In connessione con questi punti integra poi _ la storia della malattia dell'uomo dei lupi servendosi di dati fomiti dall'opera della Gardiner. Questi dati si raggrup­ pano intorno ad esperienze che riguardano il rapporto « tra musicalità e perversione». Il dipingere, che è un'oc­ cupazione p:,;-eferita dell'uomo dei lupi, viene considerato come un meccanismo visivo di difesa. Successivamente si accenna alla vita e ai disegni di Susan, una paziente della Milner, e alla vita e all'attività pittorica di Zelda Fitzgerald nell'esposizione datane da N. Milford. lmre Hermann (Tradotto dal tedesco da Cristina Pennavaja) 29

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