Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

(Gardiner, 1972) egli fa menzione del dipingere trenta volte. Ciò significa che non può essersi trattato di una faccenda priva d'importanza. Ma dove sarebbe il mondo dei suoni, la musica? Anche di ciò Freud non parla. La Brunswick riferisce un sogno in cui nell'immagine di un musicista mendicante si dovrebbe riconoscere la figura paterna, e un altro sogno in cui il medico vuole persua­ dere lui , , il paziente, a prendere con sé spartiti musicali. Non è dunque vero che la musica ha un'importanza cui non è stato dato il giusto riconoscimento? Ora, all'iniziò della storia della sua vita, dopo aver mostrato i primi approcci al disegno, l'uomo dei lupi racconta ciò che segue : « Tuttavia la cosa che più di ogni altra destò il mio inte­ resse e la mia attenzione, fu una piccola fisarmonica che ebbi in dono, probabilmente per Natale, a circa quattro anni. Ne ero addirittura innamorato [ Sott. da me], non riuscivo a capire perché mai la gente preferisse altri strumenti mu­ sicali, come il pianoforte o il violino, quando la fisarmonica era tanto più bella. D 'inverno, appena faceva buio, a volte andavo a chiu­ dermi in µna stanza dove sapevo che nessuno mi avrebbe disturbato, e cominciavo a improvvisare sulla fisarmonica, convinto che nessuno potesse udirmi. Imm;:tginavo un pae­ saggio invernale con una slitta tirata da un cavallo che af­ fannava sulla neve, e sulla mia fisarmonica tentavo di ri­ produrre i suoni che più si accordavano con questa mia fantasticheria. Sfortunatamente i miei esperimenti musicali ben pre· s to ebbero fine. Mio padre capitò un giorno nella stanza accanto e udì le mie improvvisazioni. Il giorno dopo mi chiamò nel suo studio, dicendomi di portare con me · la fi­ sarmonica. Nell 'entrare, vidi che stava parlando con un si­ gnore a me sconosciuto; parlavano dei miei tentativi musi­ cali, che il babbo definiva interessanti. Mi pregò di suonare · il pezzo della sera prima, ma questa sua richiesta mi pose in un terribile imbarazzo perché non mi riusciva di. ripor­ tare ' a comando ' le mie improvvisazioni. Suonai malissi­ mo, il babbo si arrabbiò e mi mandò via . · Dopo questo umi- 2�

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