Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

esistano associazioni puramente musicali... Io ho molta sen­ sibilità musicale, ma purtroppo non sono un musicista. Le leggi dell'associazione musicale dovrebbero essere stabilite da un musicista esperto in psicoanalisi». In ogni caso, osservava più avanti, mentre in un primo tempo era stato propenso ad associare l'evocazione di stati d'animo suscitati dalla musica con la selezione di « vibra­ zioni nervose», più tardi aveva rinunziato « a questa fanta­ sia». Vedeva adesso nella musica solo una elaborazione dei suoni naturali, per cui si avrebbe un privilegiamento « tra i motivi che uno stato d'animo può evocare (ritmo, tonalità, sviluppo melodico), [di] quello che presenta anche legami di contenuto ». Non quindi «uno strumento musicale natu­ rale (l'organo del.Corti) e i suoi collegamenti col sistema ner­ voso centrale, sarebbero i regolatori della produzione musi­ cale» ma invece « la musica (come il linguaggio) [sarebbe] solo rappresentazione o imitazione - diretta o indiretta - di suoni e rumori naturali (organici o inorganici), e come tale [sarebbe] in grado di suscitare, analogamente ai suoni prodotti dalla natura, stati d'animo e idee». Mi sembra di trovare qui adombrato il concetto - che ritroviamo nel saggio di Hermann pubblicato in questo stes­ so fascicolo - di Klangwelt, di «mondo dei suoni». E, si potrebbe forse aggiungere: in questo «mondo dei suoni» (organici e inorganici, come scrive Ferenczi) la «vo­ ce» (materna?) non può non porsi con un suo ruolo emer­ gente (o - di più - «fondante»?). (m.s. ) . 225

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