Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
a rappresentazione: « Pensare a una cosa è diverso dal per cepirla, come 'camminare' è diverso da 'sentirsi il terreno sotto i piedi ' - (forse, voglio dire, proprio nello stesso modo), un susseguirsi di percezioni accompagnato dal senso del nisus e del proposito» (Not., dic. 1800/genn. 1801). E proprio l'equivalente inglese di nisus, « effort», ricompare nell'Introduzione a Kubla Khan, dove si racconta della con dizione paradisiaca.. del sogno, , per il ritrovamento, in esso, « senza alcuna sensazione o consapevolezza di sforzo», wit hout any sensation or consciousness of effort, delle « espres sioni corrispondenti» (alle immagini oniriche), « come cose» (c.d.A.). Il percorso del linguaggio poetico è tutto, invece, nel movimento, o nisus, dell'io per trasformare il residuò ot tico in percezione acµstica cosciente che lo colpisca, per così dire, dall'esterno: « L'uomo comunica per mezzo dell'artico lazione dei suoni, e soprattutto della memoria nell'orecchio; la natura mediante l'impressione di contorni e di superfici sull'occhio» (On Poesy or Art, 1818). (p.c.). Suono, voce, memoria. Nei verbali delle riunioni viennesi del mercoledì in casa Freud - e precisamente in quello della quarta seduta, 31 ottobre 1906 - è fatta menzione di una relazione alla Società di filosofia, tenuta da Victor Von Ur bantschitsch, padre di quel Rudolf che poco più tardi avreb be fatto parte della società psicoanalitica di Vienna. Tale relazione - come annotano Herman Numberg e Ernst Fe dero, curatori della edizione dei Dibattiti del mercoledì (To rino, Boringhieri, 1973, p. 54) aveva come titolo Uber Sinne sempfindugen Gediichtsbilder, che si potrebbe tradurre: Per cezioni sensibili e immagini mnestiche, e riferiva degli espe rimenti compiuti con il diapason: « toni alti o bassi di un diapason avevano esercitato un influsso sulle capacità mne stiche (e di riproduzione) delle persone sottoposte all'espe rimento». Qualche anno più tardi, nel 1909, Sandor Ferenczi scri veva la nota « Quando viene in mente un motivo musicale», dove, pur affermando: « finora sono sempre riuscito a tro vare il senso verbale dei motivi che mi venivano in mente, a ridurre un'associazione musicale a un'associazione verbale», aggiungeva: « Con ciò non voglio negare la possibilità che 224
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy