Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

vità. Nel caso del nostro malato appaiono delle reazioni di collera e di vendetta. La collera canalizza la tensione emozionale (Parin 1973). Nel nostro malato questa si è manifestata sopra­ tutto con delle grida, il che indica una regressione infan­ tile (Hermann 1978). Ciò che lo irrita di più è vedere i pro­ pri piaceri contrastati, se lo si obbliga ad interrompere o a mode:i;-are le sue distrazioni. Le emozioni accumulate esplodono con delle forti emissioni di voce. La vendetta appare nel malato, a proposito delle of­ fese che riceve, come uno schiacciamento dell'insieme della personalità. La sua prima relazione �mosessuale aveva anch'essa carattere di vendetta. Quando si sente umiliato, dominato,.intimidito, il suo amor proprio cerca di ristabilirsi mediante l'attività sessuale. Abbiamo po­ tuto rilevare che questa tendenza, che persiste sin dal­ l'infanzia, si fa valere anche nell'atto della masturba­ zione. Allo stesso modo, sono manifeste nel malato l'esaspe­ razione dell'« aggrappamento» e la sua intensificazione attraverso la collera (Bak 1972, Hermann 1971); la dina­ mica psicologica della collera e della vendetta sono pres­ soché simili: si tratta di vincere il senso di passività e impotenza, e di convertirli in attività (Bak 1972, Kohut 1977). La tensione all'« aggrappamento» (salire su un albe­ ro, attaccarvisi) provoca nel nostro malato una forma di eccitazione sessuale: . porta direttamente al soddisfaci­ mento fallico. Possiamo supporre che la perversione im­ plichi anche l'« aggrappamento», per lo meno al livello in cui quest'ultimo sia possibile nel mondo del malato (« l'universo dei suoni sottratto alla realtà tangibile», Hermann 1971). Quando il soddisfacimento sessuale fal­ lisce, il desiderio di « aggrappamento» si intensifica. In una situazione in cui quest'ultimo resta insoddisfatto si producono delle gravi regressioni, in quanto l'io, insuffi- 194

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