Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

fuga nella malattia rappresenta può fare · perdurare questo ' elemento di regressione. Al livello fluttuante e vago dell'esame di realtà la stessa identità sessuale può cancellarsi. Non appena av­ viene lo spostamento per cui il ragazz_ino prende il posto della donna - la madre -, la differenza tra i sessi divie­ ne poco evidente. Così, lo stesso malato può diventare gravido o rendere gravido un altro, a seconda che, nel­ l'immaginazione, egli identifichi a sua madre un ra­ gazzo o se stesso. Nelle tribù . primitive il bambino che non · ha ancora raggiunto la propria maturità sessuale è trattato dagli uo­ mini adulti come una donna; è possibile che, nella per­ versione del _ nostro malato, questo arcaico atteggiamento si faccia egualmente valere. Gli omosessuali adulti su­ scitano la sua avversione e gli fanno paura. La sua repul­ sione per le donne è meno manifesta. L'annusamento compulsivo - che è un modo di orientamento primiti­ vo - deve essere interpretato, vista la correlazione odo­ re-sesso femminile, come ricerca della donna. Il difetto dell'esame di realtà, · può comportare delle mo­ dificazioni nella concezione del tempo (Hermann 1971). Il no�tro malato non vive lo scorrere del tempo in maniera normale, e ciò può contribuire ad aggravare le sue difficol­ tà ad accettare di essere diventato adulto; ma il fenome­ no in · questione può egualmente essete una manifesta­ zione di sfaldatura dell'io nevrotico. La parte infantile dell'io vuole perpetuare i'età in cui tutti i desideri pos­ sono essere soddisfati (Le Coultre 1970). Il fatto che la risposta aggressiva del malato si mani­ festi in maniera ritardata indica, allo stesso modo, una turba - della concezione del tempo. La normale aggressività si organizza in tutti i casi sotto il dominio dell'io (Parin 1973); l'io insufficiente­ mente sviluppato provoca la deformazione dell'aggressi- 193

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