Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
Inizia la seduta raccontando il suo sogno, in cui i perso naggi gli rammentano i primissimi ricordi, esposti già in . parte precedentemente. Verso la fine della stessa se duta racconta che, all'epoca in . cui era stato arrestato, lo psichiatra gli aveva chiesto se, identificando il cappot to con la madre, avesse avuto delle allucinazioni acusti che. Gli faccio notare che è curioso pensare a questo ri cordo proprio dopo il . sogno in cui il fatto di essere psi copatico lo ha liberato (dal servizio militare - dalla pri gione); aggiungo inoltre che fu, proprio quando era agli arresti che ha sentito per la prima volta delle voci. Egli risponde in tono tetro: « è possibile che ne avessi anche p�ma (delle allucinazioni), ma · ero troppo preoccupato per accorgermene ». La regressione allucinatoria comporta dunque un dop pio risultato : da una parte, nel momento in cui l'istinto di « aggrappamento » conosce · un'intensificazione regres siva, non solo realizza la persona miracolosa della ma dre presso il figlio imprigionato, ma lo aiuta inoltre a ritornare da lei; d'altra parte lo libera dalla responsabili tà del soddisfacimento irregolare dei desideri, e anche dalle conseguenze dell'atto. La terapia ha dovuto essere interrotta a causa del l'intervento dei genitori. Già dopo le prime sedute il ma lato esprime il desiderio da parte dei suoi di potermi conoscere; affermano che loro saprebbeFo spiegarmi me glio i fatti. Quando gli chiesi se gradiva anche · la presen za dei suoi genitori rispose con , un « no » categorico. Ma dopo qualche settimana mi dice di nuovo che suo padre non comprende perché non può venire a conoscere l'ana lista. Un giorno, verso la fine del terzo mese, vengono tutti e tre insieme. E' il padre che incomincia a parlare: mi dice che abitano troppo lontano, che le comunicazioni sono complicate, la stagione è diventata fredda; che lui , è responsabile della salute di suo figlio, il quale potrebbe 190
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