Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

osservare che questo effetto si produce quando voleva identificarsi col padre. In seguito lo sviluppo di tale iden­ tificazione sarà impedita dal fatto che egli si renderà conto del ruolo subordinato che il . padre ha nella fami­ glia. . Nello spostamento della fissazione edipico-fallica su dei ragazzini, un elemento essenziale della produzione della perversione, è l'importanza che l'universo dei suoni riveste nella vita del nostro malato. Nel primo ricordo canta; il piacere principale da allora consiste appunto nel cantare e nel suonare il pianoforte o ascoltare della musica; · quando glielo si impedisce con qualsiasi restri­ zione, se ne risente come di un torto molto grave. Un al­ tro dato importante, è che attiri i ragazzi suonando della musica. Un elemento che si aggiunge all'orientamento acusti­ co di cui il nostro malato dà prova, è la grande sensibi­ lità nei confronti dei rumori che provengono dall'esterno, durante le sedute. Ma anche alcune mie osservazioni che lo infastidiscono gli fanno dire : « non gridi per favore » e questo significa che ciò che lo disturba gli dà l'im­ pressione di un'intensificazione del livello sonoro. Le sue allucinazioni acustiche, in larga parte, si ri­ conducono nei suoi ricordi al carattere dominante della sonorità in rapporto alla visualità; per questa ragione si lamenta di essere incapace, nel momento in cui si ma­ sturba, di evocare l'immagine di un ragazzo. La sua prima allucinazione sonora risale al momento in cui, incarce­ rato, identificò la madre con il cappotto che lei gli aveva appena mandato. Le allucinazioni di cui ci parla in se­ guito non sono in realtà che ricordi e pensieri che com­ portano degli intensi elementi sonori. Una settimana dopo aver raccontato l'episodio del cappotto ha fatto il seguente sogno : erano in · tre, vec­ chi compagni di scuola alla visita di leva; lui era sod­ disfatto di essere stato riformato per infermità mentale. 189

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