Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

madre di intervenire in difesa della vittima: si rivolge a un adulto per riparare il torto subito dello schiacciamen­ to del cappello, nel quale egli rivive la propria precedente umiliazione - una sorta di annichilimento. Questo ri­ cordo costituisce d'altronde la prima comparsa della sostituzione di una persona con un indumento; si tratta dello stesso fenomeno pars pro toto che vedrà l'utilizza­ zione dei pantaloni imbottiti, e di altri oggetti ancora, al fine della masturbazione. C'è motivo di supporre che l'erotismo troppo intenso, che lo faceva avvicinare ai ragazzi della sua età, fosse un ostacolo allo sviluppo di normali relazioni di amicizia. Le vacanze di Rojtokmuzsaj, alle quali ritorna spesso come a un ricordo felice, devono aver coinciso col pe­ riodo, molto breve, della latenza; e ciò spiegherebbe la sua integrazione, quasi senza traumi, nella comunità de­ gli altri bambini. Il normale distacco dai genitori, che si svolge nel mo­ mento della pubertà, nel nostro malato era invece impe­ dito dall'insufficienza dello sviluppo dell'io, daf'-fatto di avere bisogno dì protettori adulti. Egli stesso rifiuta di diventare adulto, per potere approfittare della libertà relativa di cui gode la manifestazione dell'istinto ses­ suale infantile. Il suo rifiuto di diventare adulto, · 1a sua avversione per questa condizione, è motivato dal . desiderio di conservare un atteggiamento infantile per­ verso, e l'Ich-gerecht che questo atteggiamento implica. · E' il caso di sottolineare ancora altri due ricordi che ricorrono ripetutamente. Il primo, che risale a quando aveva tre o quattro anni, è di aver cantato nel èortile e di aver avuto successo; l'altro, che è dello stesso periodo, o di due o tre anni dopo, è di aver passeggiato con le pantofole di suo padre e di esser stato trattato da stupi­ dp da un vfoino. Nel primo caso la produzione, l'esibi­ zione, gli apportarono successo ; nel secondo l'effetto non fu che di derisione e di umiliazione. E' importante 188

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