Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

cinò con un'espressione ironica, la cinghia nascosta die­ tro la schiena, poi beng ! ». Queste cose le racconta molto animatamente. Con aria trasognata, una volta aggiunge: « Tra qualche anno, quando sarò guarito, lo ammazzerò ». Parlando di �lcuni tests fatti precedentemente, si ri­ corda delle immagini del TAT e a proposito dell'uomo che si ti;ova fra le tombe, dice: « padre, dinnanzi alla tomba del figlio ». Passeggiando lungo le rive del Balaton, con il suo transistor acceso, gli capitò di passare per una strada; da dietro un cancello, il compositore Ranki l'apostrofò; in questa occasione il padre prese le sue difese. Si ritiene insoddisfatto del trattamento medico che riceve, ma si · consola, dichiarando che suo padre finirà per esporre le sue ragioni al dottor F. In sogno, gli è stato impedito di lasciare l'istituto dov'era rinchiuso per il trattamento forzato, e per questo motivo suo padre picchia qualcuno di santa ragione. Al padre piace l'operetta. Una volta cantava in . un coro e secondo la madre era solo perché c'erano delle donne. Quando il nostro malato aveva dieci o dodici an­ ni, la madre gli ordinò di spiare · dalla finestra di uno scantinato per vedere cosa succedeva; sorprese suo padre con una donna. La madre A volte gli compera della cioccolata e 'in queste occa­ sioni egli chiama la mamma « Giovannino ». Sua madre, quando era piccolo, lo picchiava di santa ragione per delle sciocchezze, minacciava ancora di met­ terlo in collegio. Qualche anno fa il ragazzo voleva scrive­ re la storia della sua vita, ma la madre glielo proibì. Una sera, quando era ancora molto piccolo, dopo che il. padre si era addormentato, sua madre gli disse: « un 179

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