Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
pelli, poi frequenta una scuola di musica; è per un certo J)eriodo commesso in un negozio, e in seguito maschera in un cinema. Quando si rivolge a noi, lavora a domicilio a una macchina per maglieria e guadagna in media 3500 fiori ni al mese. Abita con i suoi genitori; il padre operaio me tallurgico invalido e la madre casalinga, da dieci anni in cura per thanatofobia. . La famiglia abita in un vecchio sobborgo di Budapest, che oggi fa parte della capitale. Il giovane passa il suo tempo liberò a cantare e a suona re il piano; una volta al mese si reca in città e acquista dei dischi (d'opera e d'operetta); a questo scopo i suoi genitori, che ne amministrano i guadagni, gli assegnano 500 fiorini. Per la prima volta a quattordici anni, è condotto al consultorio di neurologia infantile del suo quartiere. Dopo i vent'anni, per iniziativa della madre, vengono con sultati diversi medici scelti a caso. Il giovane si reca anche ad una serie di colloqui di psicologia Sfssuale, ma fra lui ed i medici consultati non si stabilisce alcuna re lazione durevole: Nella parte che segue, classificherò i ricordi che ri corrono più frequentemente, così come altri elementi che sembrano avere una certa importanza nella patologia del malato, da un lato seguendo la loro cronologia, dal- 1'altro secondo i principali sintomi e problemi che carat terizzano il caso. Ricordi d'infanzia I primi ricordi del malato risalgono a quando aveva tre o quattro anni. Nella casa in cui precedentemente abitava la sua famiglia, il padre lo fece salire su di un tavolo posto nel cortile e gli fece cantare l'aria della zin gara dal Trovatore. Poi si mise · a cavallo di un: grosso 171
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