Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

nella depressione, essi non sono in grado di aggrapparsi a niente ed a nessuno. II Vediamo adesso i più frequenti fenomeni d'ansia nel­ le malattie somatiche (.Hofling 1968, Janisz 1965). Dobbiamo fare attenzione alle espressioni emotive più comuni. La maggior parte della gente reagisce alla ma­ lattia con un'ansia adeguata, ossia i disturbi somatici sono accompagnati da un grado proporzionale di ansia. Le osservazioni più importanti sono state effettuate in reparti chirurgici, prima di operazioni chirurgiche o in connessione con queste (Hofling 1968, Janisz 1965). Ge­ neralmente questa paura di fronte al pericolo cessa non appena le condizioni del paziente migliorano. Un grado normale di tensione può costituire un utile sub­ strato per la pratica medica, per l'adattamento e la col­ labprazione umana. Possono anche intervenire esagera­ zioni e reazioni patologiche; è pure possibile incontrare espressioni di una personalità nevrotica. La mancanza di sintomi d'ansia non costituisce in alct,in modo la caratteristica di un uomo dal « sangue freddo » e dallo spiccato self-control. Il contenuto pato­ logico di un'affettività carente è provato dalle successive manifestazioni. L'ansia è una caratteristica più ci meno stabile della personalità, ma l'ansia oggettiva emerge in . pr esenza di un pericolo. In questo caso interviene anche una speciale vigilanza. Il paziente con una malattia so­ matica si preoccupa di ogni piccolo fenomeno o distur­ bo, di ogni soluzione o informazione che riguardino la sua malattia. Nessun piccolo gesto, nessun cambiamento nel comportai-nento del medico o degli infermieri riesce . a sfuggire alla sua attenzione vigile ed eccitata. Una ca­ ratteristica dell'ansia somatopsiçhica oggettiva è di es- 147

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