Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980
esempio lo si può osservare durante o prima di un tratta mento dal dentista, quando il paziente afferra, « si ag grappa» al bracciolo della poltrona. Il ruolo della soteria è qui evidente: la bambola o l'orsacchiotto sostituiscono per il bambino la persona reale, il talismano o qualche altro soggetto hanno lo stes so significato per l'adulto: essi possono aggrapparsi al sostituto della persona originaria. Alcune descrizioni (Engelhardt 1973, Freyberger 1975, Hermann 1974) fanno riferimento alla frequente eve- . nienza e alla grande importanza di tale meccanismo nel la pratica medica. Nelle unità di cura intensiva, quan do vi è pericolo di vita, troviamo spesso delle mani festazioni regressive infantili nelle c.d. « reazioni da catastrofe». Questi pazienti diventano dipendenti dal lo ro ambiente. Essi si aggrappano a una persona ritenuta, fideisticamente, onnipotente. Coloro che soffrono di ne vrosi cardiaca si aggrappano spasmodicamente ai loro fa miliari, alla moglie o al marito. Bisogna che li abbiano sempre vicini, perché _ questo li rassicura e li protegge. Accade che abbiano paura della solitudine, di uscire di casa. La solitudine significa la morte. Questa credenza magica nella protezione si estende al medico e al perso nale infermieristico. L'eccessiva fiducia nel medico può rendere sopportabili le sofferenze ed aumentare l'effica cia della terapia. D'altra parte questa dipendenza infan tile costituisce un pesante fardello sia per il medico che per gli infermieri. Essi sono infatti frequentemente in terpellati, vengono loro rivolte centinaia di domande e una quantità di desideri, con l'agitazione tipica del pa ziente che sentendosi insicuro « si aggrappa ad ogni appi glio». In questa prospettiva la speranza acquista un nuovo significato: è l'aggrapparsi alla fiducia nella guarigione o in un futuro migliore. Nei pazienti psichiatrici si può os servare la situazione opposta: nei casi senza speranza, 146
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