Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

ha detto che secondo lui la malattia della madre eserci­ tava un'influenza nefasta sul bambino - ragione che lo ha indotto perfino a pensare al divorzio. Senza questo mo­ tivo avrebbe considerato sconveniente abbandonare una donna malata; ha affermato che, pur essendo un altruista e di buon cuore, temeva ciononostante di dover ricorrere al divorzio per il bene di suo figlio, Marco è molto bello e ha uno sguardo vivace. Fin dal primo colloquio mi comunica che questo esame deciderà della sorte di sua madre, cioè se lei potrà tornare a casa o se sarà invece obbligata a raggiungere i · suoi familiari in provincia... « Purtroppo ella esercita su di me una cat­ tiva influenza. Sento voci, rumori, mormorii, ho paura e le mani mi tremano · e sudano». Poi disegna un omino con un enorme sacco nero. Ec ' co la sua risposta alla II tavola del Rorschach : « Girato così potrebbe essere una ballerina, se avesse i piedi in questa direzione e ballasse. E' un uomo che accoglie sua madre... e apre le braccia, la saluta ed è contento che sia venuta (mi mostra il ge­ sto). Potrebbe anche essere una persona che prega in una chiesa». (Post-test: « Porta un mantello nero»). Marco rimase in trattamento psicoterapico per tre me­ si, benché i sintomi fossero spariti fin dalla seconda sedu­ ta e nessun nuovo sintomo si fosse manifestato. Scolaro eccellente già in precedenza, metteva un sempre maggiore impegno nello studio, faceva dello sport, si riprometteva di studiare musica. In questi tre mesi ho parlato a più riprese con il padre ed una sola volta con la madre che venne a farmi visita. Diventava sempre più evidente che il padre intendeva divorziare dalla moglie, la quale non so­ spettava minimamente le intenzioni del coniuge. Quando il marito mi confessò di non poter tollerare ulteriormen­ te la vita in comune e di aver deciso di divorziare, tentai di convincerlo a non confondere Marco coi suoi conflitti . 134

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