Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

Attualmente Claudia ha 24 anni. Dall'età di 18 anni, con interruzioni più o meno protratte, continua a fare il giro dei servizi psichiatrici. I suoi medici curanti hanno usato una formula diagnostica mista, vale a dire ebefre­ nia. La sua curiosità intellettuale, intensa in altri tempi, è diminuita. In un Rorschach fatto di recente sono emer­ se tendenze alla concr.etizzazione; erano scomparse le in­ terpretazioni di carattere simbolico e le belle risposte di colore. I medici curanti pensano che nello stato in cui attual­ mente si trova, ella potrebbe asso_lvere a un impiego; sarebbe capace anche di adattarsi per un certo grado alle circostanze date, ma in mancanza di una famiglia, di un ambiente ospitale e abbastanza tollerante, anche di un impiego adeguato, non sarebbe in grado di vivere nel mondo esterno. Marco aveva nove anni quando suo padre ci chiese di esaminarlo. La madre del bambino, psicotica, ebbe il suo primo trattamento a causa di una psicosi puerperale, cui fece seguito uno stato psicotico dopo un'influenza, una depressione conseguente ad aborto chirurgico, finché re­ centemente è stata trattata, in due riprese, per schizofre­ nia. La madre di Marco esprime spesso idee persecutorie, teme d'essere avvelenata. E' accaduto addirittura che ab­ bia attirata.l'attenzione del bambino su delle persone che la perseguitavano e che sia anche fuggita via con lui. D(?pO la sua ultima partenza per l'Ospedale (venne porta­ ta via in ambulanza), Marco non ha più voluto rimanere solo in camera sua; è entrato nella stanza del padre e gli ha confessato di aver sentito delle voci, dei mormorii e ogni sorta di rumori. Le allucinazioni del bimbo hanno portato alla disperazione il , padre e i parenti prossimi. Essi si sono rivolti dapprima al medico che curava la ma­ dre, poi, su consiglio di-quest'ultimo, hanno condotto il bimbo da uno psicologo. Il padre ci ha parlato della viva inquietudine che gli aveva provocato lo stato del figlio; 133

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