Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

sadico-anale e pertanto più prossima alla nevrosi osses- siva che non all'isteria. La parola per lui svela in molti punti analogie con l'evacuazione. Così, per esempio, il piacere della « emis­ sione» verbale è analogo a quello dell'evacuazione delle feci; il gioco con le parole può essere considerato come un equivalente, nel senso del piacere, dei giochi con l'evacuazione delle feci. Il carattere sadico della - parola può essere osservato ugualmente nel linguaggio di tutti i giorni. Secondo Feniche! nellci balbuzie il complesso di Edipo si manifesta sotto una forma regressiva e deformata; co­ sì si manifesta spesso in presenza dei superiori o di per­ sonaggi importanti. Queste « immagini paterne» aumen­ tano gli impulsi aggressivi inibiti. Il desiderio di uccidere con le parole è rovesciato dal Super-Io che, per inibire il parlare, « impone il silenzio» e uccide, in qualche mo­ do, se stesso. Feniche! sottolinea a proposito della balbuzie il suo carattere aggressivo e autopunitivo. Jones (1923) e Fliigel (1925) han.no rilevato le analogie inconsce che esistono tra la fonazione della parola e le funzioni genitali, quelle degli uomini soprattutto. Saper parlare esprime il senso della potenza sessuale, la diffr coltà nel parlare una impressione di castrazione. Le am­ bizioni verbali di cui spesso danno prova i . ragazzi, han­ no il significato di una competizione fallica; presso le ragazze lo stesso fenomeno indica, molto verosimilmente, un'invidia del pene. Il simbolismo fallico della parola in­ terviene anche nella balbuzie e può indicare una proble-­ matica di castrazione non . ' risolta. Gli attori che abbiano all'improvviso dimenticato la loro parte, o persone obbligate a parlare davanti ad un vasto pubblico, iniziano spesso a balbettare; ciò sembra indicare che il sintomo può essere considerato, fra l'altro, come una inibizione dell'impulso esibizionista. I conflitti 107

RkJQdWJsaXNoZXIy