Il piccolo Hans - VII - n. 28 - ottobre-dicembre 1980

t:EKFEI+ · -- - - � ! ½ - ' �� · 1 L, �' \u ltu. 1 • , , ,, il 'LL lu,, , e\ lè,1..��.•; t,,Lc:clu,i1i1L� 't. L t i --7 } ., 1. \.;· ( ,,.,, 1-n . \C\ � J_l Figura 1 gradualmente il principale supporto nell'ambiente ospe­ daliero e può sostituire la madre la quale, emotica­ mente, è già parzialmente perduta. Tra le numerose ma­ nifestazioni che illustrano questo processo vogliamo ci­ tare un disegno preparato per la festa delle donne (Fi­ gura 2): c'è una casa a lato della quale sta lo stesso dise­ gnatore con due compagni. « Tu sei in questa casa e i tre bambini. stanno correndo da te » - dice Steven alla psicoterapista. Quindi Anne ag­ giunge: « ma forse stanno andando a casa · ». Questa sta­ bile atmosfera costruita sulla tradizione del gruppo ri­ proposta settimanalmente sta a significare una intelaia­ tura emotiva certa: sotto questa protezione l'ans . ia può essere rappresentata nelle forme dello scavare buchi e uccidere maiali. Il sicuro contatto tra la psicoterapista e il gruppo - e noi consideriamo ciò di primaria impor­ tanza - significa protezione· in quelle circostanze in cui, a causa del deteriorarsi delle condizioni fisiche o per ef­ fetto di qualche altro . stress emotivo (ad esempio'la mor­ te di un compagno), la regressione evolve per anàlogìa 109

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