Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980
Per non poter mai individuare quel punto, né in un'area del . cervello né in una porzione . delle viscere, non gli sarà datò mai in modo convincente il mezzo di identi ficarsi in virtù dell'analisi come analista. Per quanto responsabilmente c01II1pia il passo di accogliere una do manda di analisi non sarà con la testa sul collo che vi si è dedso. Da avere a che fare con una cosa a saperci fare il ,passo non èl breve. Non è questione di bernoccol� o di comprensione, di ' insight se 1si preferisice, ma di porre intanto correttamente i -termini del problema. E questi emergono per esempio dall'esperienza di uno psicoana lista come è Jacques Laoan� I termini entro cui si muo ve questa . esperienza sono la tesi ,di laurea in medicina De la psychose paranoiaque dans ses rapports avec la personnalité (1932) e l'insegnamento attuale di topolo gia, un insegnam e nto che sembra sempre più orientato verso la matematica pura piuttosto che verso iil cos1d detto campo freudiano. In un ·oerto ,senso è tra la psi chiatria e , la matematica, tra un al di qua e un al di là di Freud, che si colloca il rapporto lacaniano alla cosa freudiana; Gli Ecrits poi, che pure gettano una foce così yiva sui punti più cruciali e decisivi della psicoanalisi, non fanno che g.i!l'are intorno alla cosa freudiana, col.legano di Freud gli iscritti pJù ta:ridi ai più giov a nili, per corrono tutte le piccole note in calce ai testi, isolano singoli termini menandoli a ciricoscrivere intere que stioni (per esempio einziger Zug per l'Identificazione) compiendo una ·serie di giri -sempre più stretti intorno a un noociolo di oui non cedono mai il ,segreto. Ho det to una volta che · gli Ecrits costituiscono l'equivalente kantiano di una critica che •approda a un'architettonica della ragion pura psicoanalitica, oggi aggiungerei che sono strutturati come un origami, come l'arte cioè di creare fi gu re · da fogli di carta esclusivamente mediante le piegature, senza impiego di forbici o di colla. Dell'ari- 9
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