Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980
esseri viventi, come in Al.vce nel paese delle meraviglie, con fenicotteri invece di mazZie e istrici al posto delle palk Poiché i feniicotteri piegano il colilo ·e i porco� spini se ne vanno per conto foro, iii giocatore non arriva a sapere se 1a sua mazza colpisce la pa:lla né come. I contorni, sono ciò che ,si può delimitare o conf o n der-e. Delimitar.li vuol dire affermare le esigenze in transigenti di un oridine, confonderili vuol dire lasciar prevalere le istanze dell'imprevedibilità. In ogni caso, come cOil!clude Bateson, non possiamo e non vogliamo farci niente. I contorni ci vincono. Mentre delimitano la cosa che ci interessa, ce la tolgono. Forse per que sto non godono in genere di una buona reputazione. Sono considerat,i l'esterno, il superficiale, l'inessenziale riispetto all'interno, ,al profondo al quintessenziale. Ab biamo visto come Bateson tenda a rivalutarli ponendo fa ricerica dei contorni aHa base di una scienza del,l'ordi ne capace di respingere la tolleranza che insegnano a scuola e che; confondendo t!utti i contorni, impedisce di vedere niente in modo chiaro e netto. E qualche anno fa Conta1J:1do OaHigaris in un suo saggio sulla pit tura avanzava l'idea che la cornice è più importante del quadro 3 • Di Wittgenstein ci sembra si possa dire, nell'ambito di un discorso su forme di sapere e for me di vita 4, che .tutto il suo pensiero si affatica in torno •al rapporto tra la cosa · e il contorno. « / limiti del mio linguaggvo significano i limiti del mio mondo» 5 • Mentre il Tractatus, come si ,legge nella nota lettera a Von ficker, è inteso a delimitare rigorosamente fa cosa dall'interno, le Ricerche filosofiche ,sono mosse da « quel- 1'etereo, inafferrabile influsso» 6 che sembra guidarici nel traociarie un profilo e che a ogni oggetto ,lega un' atmo sfera insieme di familiarità e di ·estra n eità, di datità intangibile e di ritrovamento improvviso. Ma questa chia ve di lettura ["esta inoperosa se non ci si richiama al l'opposizione stabilita da Freud nel Progetto di psico- 6
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