Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980
memoria attiva e agente, che al direttore di un quoti diano appare sotto forma di interesse per una rievoca zione in terza pagina, a forme professionalizzate di me moria costruite dal sapere storico. Il significato cultu rale della data rimane, gli elementi che ne hanno prele vato la selettività agiscono ancora, ma il pr,gcesso di ri-significazione avviene in un'altra unità culturale, in un genere differente. Al massimo una data o un evento torna sul giornale per qualche sua particolarità che susciti _ un interess_e ora vivo, ma ai tempi in cui la data contava, irrilevante. Per esempio il 25 foglio potrebbe essere considerato in teressante per il fatto che nella convocazione del gran consiglio si prescriveva anche l'abbigliamento. La cosa va nell'esotico, perchè nessuno potrebbe immaginare oggi un consiglio dei mirii:stri o una riunione della dire zione di un partito in cui nella convocazione si legga anche un cenno relativo all'abbigliamento. Un pezzo della nostra vita è in un libro di storia. Mai come una situazione del genere fa capire che cosa voleva dire Dilthey quando parlava di er-leben: non si tratta solo di un modo di capire diverso da quello delle scienze naturali. Su un tema del genere la nostra cul tura epistemologica ci aiuta moltissimo. E' il lavoro ne cessario per violare le regole passive della memoria sociale che colpisce. Fulvio Papi 21.5
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