Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

competizione �elle t e orie sono ovviamente elementi del­ la 1oro trasformazione. Nel campo ,storico e sociale per­ ché le trasformazioni avvengono per incidenze causali, per accumulo di cpntingenze che procedono al di là del modo in cui le dottrine immaginano che continuino ad articolarsi i «problemi · dati». Vi è sempre un effetto di inerzialità in un universo intellettuale. Per quanto riguarda l'Italia il par i tito sapeva molto· bene che non esisteva alcun problema di transizione al sodalismo. Chiunque legga i documenti delle · Brigate Garibaldi, pubblicati adesso in tre libroni da Feltrirnel­ li, si acooTge subito che il problema era la diffusione della conoscenza della linea politica dèl partito tutta tesa all'unità nazionale. QueHo che stupisce è la chiarez­ za del lavoro politico del partito comunista, la sua stra­ ordinaria efficienza. Lo stesso personaggio di giovanis­ simo comunista «duro» del Sentiero dei nidi di ragno · di Calvino diohiara che per ora ,si sta combattendo una guerra di liberazione nazionale, poi, se ,sarà il caso, «in­ chioderemo -la borghesia alle sue responsabilità». Il fu­ turo e il significato sono molto incerti; il che non toglie nulla all'efficacia emotiva della proposizione. Ma se non c'è il · «problema dato», quello che costi­ tuisce lo specifico de1la cultura marxi,sta, e quello sul quale è nato il partito comunista e sul cui faHimento (il fascismo invece che 1a rivoluzione) è costruita la rifles­ sione di Gramsci in carcere, c'è invece il rapporto tra il partito e le forme esistenti della cultura. Quello che nel quadro del «problema dato» era cultura della contin­ genza storica, cultura della crisi del capitaHsmo e della sua risoluzione politica, diviene cultura di una rappre­ sentazione storica, uno è un quadro analitico e pragma­ tico, l'altro è un quadro filosofico e idealistico, nel pri­ mo si producono forme di sapere, nel secondo regole del sapere. Il «problema datò» tende a idealizzarsi , sino a diventare, al limite del processo di estinzione, un Flatus 213

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