Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

Cfr. S. Finzi, Trance-Europe Express, « Il piccolo Hans » 17, p. 12. 2 « ... o spreca solo per esprimersi tramite il fatto di co­ struire, distruggere, ricostruire all'infinito, oppure costruire solo per esprimersi tramite lo spreco»; P. Klossowski, La moneta vivente, « Il piccolo Hans » 13, p. 48. 3 Cfr. il vuoto descritto dagli esercizi musicali e la crea­ zione di interni tempi di crescita, ad es., in Mine-Haha di We­ dekind. 4 J. Lacan, « La scienza e la verità», in Scritti, Torino 1974, p. 874. j Cfr. R. Di Virgilio, Dall'epos al romanzo, Bari 1978, pp. 99 e sgg. 6 P. Klossowski, op. cit., p. 47. 7 J. Lacan, « Il seminario su "La lettera rubata"», in Scrit­ ti, cit., p. 56. 8 Cfr. nota 7: « _ Ma se il gioco fosse durato il tempo di un intero poema, e se per miracolo ,l'avversario lo avesse potuto riconoscere, questi non avrebbe perso un colpo ». 9 V. Finzi Ghisi, Tous les deux, « Il piccolo Hans» 16, p. 8. 10 Con uccisione del rappresentante, iLorenzi; cfr. S. Leclaire, Si uccide un bambino, Milano 1976. 11 Combattimento il cui presentimento è nella spada che il Cavaliere ha portato con sé; unica, poi, a balenare, nel salto dal balconcino, alla luce del mattino. u A lui che vuol convincere riguardo l'efficacia dell'arte della memoria citando il fortunàto caso d'una piramide di nu­ meri (pp. 35-6), Marcolina, compassionevole e maliziosa, apprez­ za « la prova ragionata del suo talento di conversatore famoso in tutto il mondo», ma svaluta la cabala in modo tale che il suo rapporto alla scienza matematica corrisponda a quello fra « le confuse e mendaci chiacchiere dei sofisti nei confronti della chia­ ra ed elevata dottrina di Platone e di Aristotele». Casanova allora chiede se si debba giudicare un sofista pure Voltaire, che chiama così a puntellare il suo discorso, mentre, in realtà, è un odiato avversario, o almeno l'odiato avversario come tema della , specificità di conoscere Marcolina. Che egli inverta riferi­ menti non è tuttavia . una grave minaccia per lei che si limita a fare dell'ironia sulla sua capacità reale, e non mnemotecnica, di ordinare anche Voltaire. 13 Nel monologo prima d'entrare: una posizione davvero unica, costretta com'è fra ·le due soluzioni di godere rivelato colla forza e di godere rivelato altrettanto presto ma destando subito orrore. 14 Cfr. M . . Safouan, Studi sull'Edipo, Milano 1977, pp. 65 e sgg. 15 Ibidem e S. Freud, « Osservazioni su un caso di nevrosi 202

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