Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

combattere, lasciandolo solo. Ma adesso mi veniva ad­ dirittura · da _ ridere mentre sparavo. Non so davvero come dirtelo, · sì, da ridere, e di quelle risate che non puoi più ferimare, pazzesche, che 'ti fanno venire la vo� glia di pisciare. Non so cosa m'era capitato. Te lo giuro, sai. E allora, a un certo punto, buttai il fucile e continuan­ do a ridere andai a raggiungerlo. -Ma era · sparito e... e non lo , trovai mai più... mai più, capisci? Si... io, io... capii ,qualcosa, lui mi fece capirie qualcosa... Non l'ho mai più incontrato. Qualche volta mi ch _ iedo se ho so­ gnato. Comunque non sono mai più •stato lo ,stesso uo­ mo. Mai più, sai. Mi sono sposato, ho fatto dei figli, la­ voro, ho ,sempre lavorato e cerco sempre di fare del mio meglio quando lavoro. Ma adesso, in questi ul1:imi an- ni..., . questo ricordo, quella sensazione diventa più fre- sca... molto più :presente... come un'ossessione. Soltan- to ohe cosa mi -rimane ,è un ,senso generale ·di grande, grande assuridità, ,e non so cosa sia, nè cosa io devo fa­ re, ma so di non essere pazzo, capisci? ». Si alzò lentamente, poiché il suo corpo ern tanto pe­ sante con 1utto quel vino in coripo. « Adesso è tardi» disse « e mia ,moglie m'aspetta. Tu sei ancora qui, domani?» « Si » dissi. ·« Allora ci rivedr-emo. Cia:u ». E s'allontanò ,senza fretta. Sono trascorsi esattamente -dodici anni, da quella notte. Ed io non mi sono più riecato sullo Zavoli. Ho ad­ dirittura venduta la casa. Per al,tre ragioni, che qui non posso narrare, non volli più tornarci. Due mesi or.sono ho incontrato una persona in città che mi ha parlato di Lisio. E' stato un caso. Pare che qualcosa di molto im­ portante sia avvenuto dentro il suo cuore o nella mente sua... Non lavora rpiù da circa sei anni... Non parla più con nessuno... Cammina scalzo per là casa e anche fuori casa, se quella santa che -ha per moglie non fa atten- 188