Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

Cessò d'esistere sotto quel nome e quella forma, dicia - _ mo; perché oggi che la morte mi èl accanto, sto chiieden- · domi con angosoia se dall'altra parte ci sia veramente, come dicono, un'altra vita. Spero di no! di no! di no! Dio, una prova non è sufficiente? Nel caos generale della gioia organizzata fu data la notizia e oiò quasi mezz'ora dopo: nel frattempo un camion gli era passato sopra sconvolgendone - il corpo ulter , iormente. Ci fu chi subito - come dissero i gior­ nali - sostenne che egli fosse stato travolto . dal mezzo, insinuando quindi la colpa della morte a quel povero autista. Il resto è noto. Cosa invece voi ignorate è il luogo · da cui ora vi sto scrivendo: sono in un piccolo motel a circa cento chi­ lometri dalla oittà. Fa molto caldo. La ventola non fun­ ziona. Ho lasciato l'indirizzo di questo posto alla mia se­ gretaria e l'ho anche detto forte, davanti a tutti, in modo che tutti e anche IUii sentisse . , al bar della direzione. « Desidero riposarmi nella calma più assoluta in un luogo ais,solutamente calmo» ho detto scherzando. Tut­ ti hanno riso, anche ,lui, sì, anche 1lui ha sorriso... Ma non verrà. No, non verrà. Non mi ha neariche guardato. So che non verrà. Aspetta..., come io aspettai... E' incre­ dibile come tutto, in fondo, sia esatto. Ormai posso prevedere ogni sua mossa. Ed è questa la mia tortura. Se prima accumulavo energia ora ne sto perdendq a ogni attimo. Tra poco non riuscirò nemmeno a distinguere il vero dal falso. Forse non ebbi mai questa facoltà. E' per tutte queste cose che ho deciso di uccidermi. Non ho figli, non ho una donna. I miei vecchi genitori, se mi amano, capiranno che ho agi1o per il mio bene. E devo aggiungere che · se non fosse per il terrore di de­ starmi dall'altra iparte, maga:rii cosciente del passato, sarei senza dubbio felice. Senza dubbio. L' , idea dell'at­ tesa, ora rovesciata contro di me, mi è insopportabile. Insostenibile. Deve cessare. Deve. La pistola è qU J i ac- 181

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