Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

Accadere psichico e poesia. Qualcosa della lettura di Freud mi pare risalti in maniera particolare ogni volta che ci si trova di fronte a un aspetto della sua ricerca che supera il significato connesso con i temi che tratta. Mi riferisco in particolare a quanto studiato nel passaggio da Charcot a Freud dov,e il « tema» della sessualità non interviene come elemento «ideologicamente» scomodo, ma interv , iene fin dal­ l'inizio secondo la modalità strutturante dell'inversione tem­ porale. Della latenza Freud non fa un fattore osservativo evolutivo ma un elemento essenziale per la comprensione delìa distorsione cui è sottoposto il materiale psichico. In questo caso insomma non è il tema della sessualità a essere «rivoluzionario» in se stesso, ma la forma logica ohe da questo deriva. Questa medesima osservazione mi è capitato di fare leg­ gendo la recente ristampa della Poesia italiana del novecento di Giacomo Debenedetti. E' possibile parlare di una lette­ ratura freudiana senza che · per questo debba essere legata a temi freudiani e psicoanalitici. L'interessante è quindi an­ che qui il superamento del punto di vista tematico in favore di un approccio, diciamo così, più sostanziale. Debenedetti insegue da vicino le vicende dell'ermetismo, per esempio considera tipico il suo modo di costituire im­ magini dotate singolarmente di una evidenza irrefutabile - «un'ineluttabile forza di apparizione sensuale» - ma sottratte a ogni determinazione del significato. Segni che non lasciano leggere la cosa rappr,esentata. « Questo, direi, di­ pende dal fatto che · gli ermetici accettano il mito o l'idea dello spirito, e tentano di decifrare il mondo attraverso lo spirito, senonché debbono prendere atto del fallimento di questo tentativo». L'ermetismo è · dunque lo scacco dello spiritualismo nel momento in cui tenta di guardare il mondo con lo spirito. Ora Debenedetti da questo · versante spirituale distingue un versante della poesia del novecento che egli chiama il vrsante «psichico». Il primo caratter,e di questo secondo versante, che nasce con Saba, è quello di tagliare al lirismo il suo carattere di assolutezza impervia per farsi discorso a economia relazionale. Se infatti la « cosa» ermetica vaga priva del .suo significato in una sorta di memoria di uno stato puro, senza oggetti a cui agganciarsi, e senza che que­ sti si aggancino tra di loro: la «cosa» psichica al contrario è tessuta di relazioni, relazioni con gli oggetti ma soprattutto 166

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