Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

Nella Storia di una nevrosi infantile Freud indugia so� pratttitto sullo statuto della scena primaria, in relazio­ ne a quel famoso sogno dei lupi, sei o , sette, bianchi, che, da un albero, guardano il sognatore, dal quale so­ gno è poi venuto il nome con cui noi conosciamo que­ sto caso: il caso dell'«uomo dei lupi». Egli stesso ci dice di aver compiuto una scelta, scelta «arbitraria», .nel materiale da . presentare. Ed è da un'altra fonte in­ fatti, dai ricoridi dello stesso ,paziente, che veniamo a conoscenza di altri dati, di altri elementi, su cui Freud analista si sarebbe particolarmente soffermato duran­ te il corso dell'analisi. Elementi apparentemente « al·tri», che hanno tuttavia almeno due punti di collega­ mento, e mi sembra non di poca importanza, con relazione che Freud ci dà del Incominciamo dal secondo. Parlando dell'« influen­ za · del precettore tedesco» al quale « a dieci anni il no­ stro paziente fu affidato» (cfr. cit., p. 543 e segg.), Freud sottolinea che l'«affetto che il fanciullo aveva nutrito per lui lasciò traccia in tutta la ,sua vita ulteriore nel­ la preferenza accordata all'elemento tedesco (medici, cliniche, donne) .ri,spetto a quello del suo paese d'origi­ ne (che .rappresentava il ,padre); fatto, questo, da oui anche la traslazione nel corso della cura trasse note­ voli,ssimo giovamento». L'elemento «tedesco» sembra rappresentare la « cu­ ra» (e ci viene qui da accostare due termini - clini­ che, donne - altrove messi in relazione da Freud: ip­ nosi e innamoramento), in quella dinamica delle nazio­ ni, Egitto, Cina su cui già ci ,siamo ,soffermati. Abbiamo visto allora come l'ipotizzare, o il vagheg­ giare di nazioni, fosse in qualche modo riconducibile all'universo del romanzo familiare, una rpat·ria altrove, una famiglia perduta, una violenza subita, una spolia­ zione, dei significanti ritrovati. Ed anche nell'« elemen­ to tedesco» dell'« uomo dei lupi», che si riveste a un . 155

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