Il piccolo Hans - VII - n. 27 - luglio-settembre 1980

stesso Freud, di Freud in perisona, ,e H sognatore avver­ te con sorpresa, come una novità <importante, che Freud lo concerne. Questa fi gu ria ha due lati, uno dei quali è muto, innominato inesprimibile, mentre l'altro ha un nome: CJaude. Ora, nel suo seminario del 1959-60 9 , Jacques Laoan prende le mosse da Aristotele per situare, in riferimento a K:ant da una parte e a Sade dall'altria, la nozione freu­ diana ,di das Ding. Das Ding è il ,segreto del principio di realtà in quanto tale principio funziona in Freud non per stabilir , e una corrispondenza punto a punto rt/Jèa Ja esperienza e l'esser·e, ma isolando il :soggetto dalla real­ tà. (Il soggetto, ,dice Freud, non ne preleva che dei cam­ pioni.) L'analisi degli stessi processi percettivi mostra infatti che, con il distacco ,dalJa madre, anteriormente a qualsiasi rimozione, la realtà ha come seguìto la sor­ te di « quell'indimenticabile Altro, che più tardi non sarà mai ruguaghato da nessuno», di oui parla Rreud ne1la lettera 52 a Fliess 10• « Le cose del mondo umano, dice Lacan nel -seminario ricoridato, ,sorno le cose di un universo strutturato in parola, che il linguaggio domi­ na, che i proces,si 1 simbolici governano». In questo senso la cosa si dice die Sache, · « prodotto dell' , industria, del­ l'azione umana in quanto azione diretta, governata dal linguaggio». Ma c'è altro, avv,erte Lacan, in das Ding. Das Ding è quella cosa che per essere l'altro aissoluto dal soggetto s1 i tratta per lui di ritrovare, wieder zu fin­ den, come scriv,e Freud in Die Verneinung. E' intorno a questo vuoto della Cosa che si anima il movimento delle Vorstellungen, tanto delle rappresentazioni ogget­ tuali e di parola (1e Sach- e le Wortvorstellungen) che delle rnppresentazioni di desiderio (le Wunschvorstel­ lungen). Ma intanto èJ possibile il gioco delle rappre­ sentazioni in quanto il campo della Cosa è tenuto a una di,stanza incolmabile, all'orizzonte dell'esperienza uma­ na. Ed è questa la funzione del principio di piacere, 11

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