Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

che essi sono anche depositari di precise relazioni clas­ sematiche. Infatti, gli oggetti che manifestano il sema dell'«attività» - e cioè le sostanze plurali herbes, hi­ rondelles - sono collocabili nella categoria (o classe) del /naturale/; mentre quelli deputati a manifestare il sema della «passività» (o «immobilità», o «inerzia») - e cioè le sostanze al singolare herse, archer -, sono collocabili nella categoria del /culturale/. Vi è di più: le quattro sostanze risultano prelevate ciascuna da uno specifico universo semantico e precisa­ mente (in ordine d'apparizione nel testo): la «herse», dall'universo oggettuale; le «herb'es», dall'universo ve­ getale; le «hirondelles», dall'universo animale; l'« ar­ cher», dall'universo umano (come risulta da questa suc­ cessiva suddivisione, l'«umano» e l'«oggettuale» non sarebbero altro che delle sottoclassi della classe del /cul­ turale/). Possiamo anche dire che le quattro sostanze corrispondono ai quattro universi fondamentali che de­ finiscono la realtà: gli oggetti, la natura, gli animali, ] I ,.- uomo. A questo punto è chiaro che la complessa elabora­ zione del paragrafo - la quale si effettua mirabilmente sui diversi piani della manifestazione, da quelli impli­ citi, o profondi (piani semici e classematici), a quelli espliciti, o di superficie (piani formali e semantici) - corrisponde in definitiva a una volontà, da parte dell'o­ peratore, di significazione globale. Quella stessa che si dà come il prodotto non d'una scrittura lineare (tem­ porale) ma d'una scrittura «armonica», o «volumetri­ ca», di cui in questa comunicazione - con riguardo al­ le altre configurazioni testuali e in relazione alle diver­ se procedure dei parallelismi - abbiamo riferito gli effetti differenziati, deputati a «significare», al di là o al di fuori dei codici ideologici della rappresentazio­ ne, l'altra faccia del Reale, la sua eccedenza nei riguardi delle figure dell'ideologia nelle quali si articola e si ri- 98

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