Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
In ogni caso - ed è quanto si voleva sottolineare - l'inerzia, come tratto significativo del ritmo, entra in cau sa, e, per di più, insieme con la «ripetizione». Gli altri due concetti - e termini - su cui volevo richiamare l'attenzione sono quelli di · «veicolazione» e di �<facilitazione» cui mi sono riferito a proposito della rima. Entrambe queste espressioni si presentano come possibili traduzioni del termine tedesco Bahnung del Progetto di Freud. Poiché abbiamo adoperato, citando, la. traduzione delle Opere abbiamo sempre letto «facili tazioni»: ma già una nota degli editori mostra una certa perplessità a questa «ritraduzione» di Bahnung dalla Standard Edition inglese; e propone «avviamento». La scelta non mi sembra del tutto felice. Bahn, da cui Bahnung, significa «strada», «passaggio», «via»: vale a dire qualcosa che «facilita» sì i movimenti di un veicolo, ma anche li limita, li costringe entro un per corso obbligato. Ho perciò adoperato, dove non citavo, «veicolazione», un termine nel quale sia la facilitazione, sia la costrizione a seguire un per.corso determinato sono contenute. Un veicolo, che non sia un «fuori strada» segue un itinerario già tracciato: binari, strade, piste. Che la rima costituisca, in questo duplice senso, una Bahnung mi sembra difficilmente contestabile: da un lato essa «facilita» la costruzione del discorso poetico, in quanto elemento importante dell'apparato ritmico fonico che lo caratterizza; · dall'altro costringe a una scelta, esclude la possibilità di impiego della stragrande parte dell'universo del vocabolario; e spesso - come nella quasi obbligatoria alternanza francese di rime ma schili (con accento sull'ultima sillaba) e femminili (con accento sulla penultima), o della ripugnanza della poe sia lirica italiana, almeno sino al cinquecento, per la rima sdrucciola - restringe ulteriormente la famiglia delle possibili parole a disposizione del discorso del poeta. 70
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