Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
sione linguistica del pensiero corrispondente» (p. 312) in quanto variante delle « sostituzioni di una determinata rappresentazione con un'altra, in qualche modo conti gua ad essa dal punto di vista associativo». Anche lo scambio di un'espressione linguistica con un'altra rappresenta« uno spostamento nella catena asso ciativa»;« ma- aggiunge Freud- il medesimo processo si svolge in sfere psichiche differenti e il risultato è, in un caso, la sostituzione di un elemento [rappresentativo] con un altro, in un �ltro caso, lo scambio della formula zione verbale di un elemento con quella di un altro»... « Possiamo immaginare che buona parte del lavoro in termedio che si svolge nel corso della formulazione del sogno - e che tenta di ridurre a espressione la più con cisa e unitaria possibile i disparati pensieri del sogno - si effettui dunque attraverso un'adeguata trasformazio ne linguistica dei singoli pensieri». Anche nel caso dello « scambio dell'espressione lin� guistica» i procedimenti essenziali sono la condensazio ne e lo spostamento; e qui in modo più che mai proprio, si può parlare, con Lacan e con Jakobson, rispettivamen te di metafora e di metonimia. E' a quest'ultima, alla metonimia, che attiene il lavo ro della rima. Se infatti attribuiamo con Jakobson a me tonimia, in senso esteso - comprendente cioè anche quella che dalla retorica classica era definita sineddoche - la caratteristica di essere rappresentata - sono le pa role stesse, o quasi, di Freud - da un'associazione per contiguvtà, è proprio della funzione della metonimia col legare tra loro coppie, serie, catene di parole, rendendole contigue a partire dal suono delle sillabe finali, accen tuato dalla collocazione secondo le norme della metrica; o anche, nel caso di rime identiche o ambigue, raffor zando i nessi semantici o istituendo varianti anche · mi nime di significato, tra le parole in rima. Lo vedremo più avanti, in concreto, esaminando un 66
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