Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

che per questo motivo - e anticipo qui su un possibile moto di sorpresa di chi mi ascolta - non toccherò, al­ meno direttamente, il tema dell'inconscio. tMi atterrò piut­ tosto ad un nodo problematico intorno al quale mi sem­ bra ruotare l'intera ricerca di Freud, quello del funzio­ namento dell'apparato psichico, della sua topologia e del­ la sua dinamica; entro il quale, del resto, la posizione e le funzioni dell'inconscio si situano e si chiariscono. Un . approccio, il mio, dunque, del tutto parziale, la cui dire­ zione mi è parso anzitutto opportuno precisare, se non altro per rendere l'ascolto più agevole e non frustrare possibili attese. Altri richiami e precisazioni in questo senso troveremo nel seguito dell'esposizione. Punto di partenza di queste sparse e rapsodiche con­ siderazioni, che ho voluto intitolare, non senza una certa civetteria allitterativa, che si addice, del resto, all'argo­ mento, Rima, ritmo, ripetizione, 'è un passo sulla poesia contenuto nella Interpretazione dei sogni (Opere, Tori­ no, Boringhieri, voi. 3, p. 313). · Leggiamolo: « Un pen- siero I . a cui espressione sia in certo senso immutabile per altri motivi, distribuirà e selezionerà le possibilità espressive · degli altri [pensieri], e questo forse sin dal principio, come si verifica nell'opera del poeta. In una poesia rimata, il secondo verso è legato a due condizioni: deve esprimere il significato che gli compete e la sua espressione deve trovare l'identità di suono con il primo; Le poesie più belle sono certo quelle in cui sin dall'ini­ zio i due pensieri hanno scelto per reciproca induzione l'espressione linguistica che con una facile elaborazione successiva fa sorgere l'identità del suono». In quale · contesto del discorso freudiano si inserisce questo brano? Siamo nel capitolo sei della Traumdeu­ tung, dedicato al lavoro onirico, e più precisamente nel paragrafo D, « Considerazioni sulla rappresentabilità». Qui Freud parla di quella particolare modalità dello spo­ stamento « che si manifesta in uno scambio dell' espres- 65

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