Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
zione dei sogni» (1925) - i casi interessantissimi nei quali il medesimo contenuto onirico manifesto esprime al tempo stesso una cerchia di rappresentazioni con crete e una linea di pensiero astratto che su di esse si appoggia. E' naturalmente difficile per il lavoro onirico trovare il modo di rappresentare i pensieri astratti» 47 • Un sogno in cui mi sono imbattuto di recente dise gna, utilizzando elementi del contenuto concreto, lo schema formale della « macchina » che lo produce. « Il mio amico B. ha qualcosa da rimproverarmi riguardo alla nostra amicizia e nel sogno mi stupisce il fatto che anch'io gli ho rimproverato o ho da rim proverargli qualche mancanza. Un gesto prende parti colare spicco: quello che io compio, in un intenso slan cio affettuoso, premendo a braccio teso il pugno contro il petto di B. In un secondq tempo, mi trovo in una regione montagnosa che potrebbe essere il Tibet, al confine tra la Russia e la Cina. Cammino per rag giungere il Tempio e tengo disteso tra le mani un gior nale « Il corriere della sera». Così, faccio per passare tra due monache, che sono anche due guardie, e, con tinuando a tenere aperto il giornale con due mani, alzo di scatto il braccio in una specie di saluto fascista. Niente nel sogno segnala la difficoltà di salutare in que sto modo con le due mani impegnate. Vengo respinto e sempre col giornale tra le mani mi allontano un poco sedendo su un masso da dove vedo, in basso, avanzare un treno». Fuori interpretazione, estrapoliamo in questo sogno l'antitesi tra alzare il braccio e reggere un giornale spiegato, antitesi che illustra il problema che ci sta occupando dell'apparato psichico e dell'antinomia che lo costituisce , e lo effettua. Ma se la forma del sogno tende a coincidere con il suo contenuto, questa antitesi ci dice qualcosa di più. Forse è questa antitesi che mantiene la linea orizzontale 54
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