Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
Questo collegamento avrebbe chiarito diversi tratti della nevrosi ossessiva dell'uomo dei , lupi, a partire dalla religiosità (la governante francese che gli leggeva il Dori Chisciotte «era cattolica osservante e coltivava princìpi molto rigidi», Memorie, cit., p. 28); e ancora: «quando mi fu mostrata l'ultima pagina del libro con l'illustra zione in cui . si vede un sacerdote cattolico in atto di ricevere la confessione di Don Chisciotte, mi sentii tran quillo; un prete, mi dicevo, non poteva ricevere la con fessione di un pazzo», (id., p. 29), fino ai «tristi pensie ri» che l'uomo dei lupi era solito dire di rimuginare, giacché amava parlare di questa sua «tristezza » che per altro non fu mai riscontrata da chi lo conobbe e che l'uomo dei lupi si decise a «liquidare» solo alla fine appunto della sua vita, dopo aver ripetuto con le sue Memorie la confessione di Don Chisciotte. Lo dichiarò infatti alla Gardiner, che gli aveva suggerito di scriverle, di sentirsi finalmente libero dalla tristezza, e la Gardi ner non manca di osservare nel suo commento alla loro pubblicazione, che l'uomo dei lupi le sembrava allegro esattamente come prima. Non possiamo oggi dire se il tener conto in analisi di questo elemento così ·«accessorio» e '«innaturale» come l'armatura che egli aveva indossato del Cavaliere dalla Triste Figura, avrebbe evitato all'uomo dei lupi che alla nevrosi ossessiva seguisse la paranoia. Se però osserviamo intorno a che cosa questa si svolge, un buco nel naso che diviene · nella sua idea sempre più grande tanto da minacciare di inghiottirlo, buco immaginario sul quale lasciano però · le tracce e si affannano gli strumenti di un medico dopo l'altro, ecco che ritroviamo lo strumento, lo · strumento metal lico che la nevrosi occultava e che la paranoia porta in evidenza. E' in Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia descritto autobiograficamente, caso clinico del 30
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